
Spiedo Bresciano vs Trevigiano: 1 Tradizione e 2 Sapori a Confronto
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Scopri le differenze tra lo spiedo bresciano e quello trevigiano: tradizioni, metodi di cottura e sapori unici da mettere alla prova.
Lo spiedo rappresenta una delle tradizioni culinarie più radicate nel Nord Italia, con varianti che riflettono la cultura e la storia di ogni territorio, in questo articolo approfondiremo due delle versioni più celebri: lo spiedo trevigiano e lo spiedo bresciano. Esploreremo le similitudini, le differenze e il legame storico comune. Inoltre, spiegheremo come i girarrosti di R.Zeta siano perfetti per adattarsi a entrambe le preparazioni.

Lo spiedo ha radici che risalgono al periodo longobardo, quando i popoli germanici portarono tecniche di cottura che si sono integrate con le tradizioni locali. Da questa influenza sono nate le ricette dello spiedo trevigiano e bresciano, entrambe simbolo di convivialità e maestria artigianale nella preparazione della carne.
Consisteva inizialmente in un’asta di legno appuntita, usata per infilzare e cuocere selvaggina sul fuoco durante le battute di caccia. Oggi l’asta è di acciaio inox, ma il concetto rimane lo stesso: cottura lenta, sapori autentici e convivialità.

Le due varianti dello spiedo si distinguono non solo per gli ingredienti, ma anche per il metodo di cottura e il legame con la cultura locale.
Lo spiedo bresciano si distingue per l’utilizzo di burro fuso come ingrediente chiave, che conferisce alla carne una crosticina croccante e un sapore intenso. Due varianti principali sono lo spiedo bresciano di Gussago e Serle e quello della Valsabbia, entrambi arricchiti da patate e diverse combinazioni di carni.

Lo spiedo trevigiano è più codificato e vanta un riconoscimento ufficiale come prodotto agroalimentare tradizionale. Nato nella tradizione contadina, utilizzava inizialmente piccoli uccelli e solo in seguito si arricchì con carni come il maiale e il pollo.
La tradizione trevigiana punta sulla combinazione di carne di maiale e pollo, accompagnata da lardo e aromatizzata con salvia a foglia piccola. La marinatura a secco, opzionale ma consigliata, contribuisce a esaltare i sapori, mentre la preparazione richiede attenzione ai dettagli e un’organizzazione precisa.
Un aspetto distintivo dello spiedo trevigiano è l’attenzione alla scelta della legna, come frassino o carpine, per mantenere una temperatura costante.
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Entrambe le preparazioni richiedono una cottura lenta e paziente per ottenere carni morbide e saporite. I girarrosti di R.Zeta sono ideali per entrambe le ricette grazie alla regolazione precisa delle aste e alla robustezza dei materiali.
Che si tratti di replicare lo spiedo bresciano o trevigiano, i nostri girarrosti offrono:
Sperimentare varianti dello spiedo diventa un’esperienza unica, con il supporto delle tecnologie avanzate e del design artigianale firmato R.Zeta.

Lo spiedo non è solo un piatto, ma un simbolo di storia, tradizione e convivialità. Che preferiate la raffinatezza dello spiedo trevigiano o la ricchezza burrosa dello spiedo bresciano, i Girarrosti R.Zeta vi garantiranno una cottura impeccabile e un risultato degno delle migliori tradizioni.
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Il Team di R.Zeta, Veronica e Bruno